
Andamento dei risultati elettorali delle liste proporzionali di Sinistra e Centro-sinistra alla camera dei deputati dal 1994 al 2008 (in milioni di voti)
Quanto ( e come ) vale la sinistra alle elezioni
Lorenzo Fanoli
Una delle poste in gioco delle prossime elezioni riguarda direttamente il ruolo e il peso delle formazioni politiche e dell’elettorato di sinistra che non si riconoscono e non vengono rappresentate dal Partito Democratico.
Per quel che ci riguarda si tratta di una partita importante che può determinare la qualità e la direzione della prossima fase storica in Italia e in Europa.
A tale proposito penso che possa essere il caso di ricordare e valutare qual è stato il peso elettorale delle liste che, a partire dal 1994, si sono presentate alle elezioni collocandosi a sinistra delle componenti principali del Centro-Sinistra (Pds, partito popolare, margherita in passato e Partito democratico a partire dal 2008) considerando anche la relazione coi risultati delle coalizioni di governo.
La storia della “ seconda repubblica” è quella di un assetto politico opaco e sfuggente in cui non si è mai davvero realizzata la possibilità di un confronto tra due alternative e visioni strategiche e distinte della società per il governo del paese. Utilizzando la metafora calcistica (un altro archetipo/ tormentone della nostra epoca politica), in questi vent’anni si è giocato nella palude di campi generalmente impraticabili e la sinistra si è trovata a giocare un ruolo marginale, più volte impantanata, fino ritrovarsi nelle sabbie mobili del risultato elettorale del 2008.
In questo gioco e in questa situazione la “salita in politica” di Monti getta nuova acqua nel pantano e, in questo senso, le sue esortazioni al taglio delle ali estreme ipotecano negativamente ogni prospettiva di cambiamento politico reale della situazione italiana.
Il peso e l’importanza politico-elettorale della sinistra è costante, e significativamente determinante nel successo (e nella sconfitta) del centro sinistra.
Il grafico riportato – frutto di alcune elaborazioni relativamente ai risultati delle liste proporzionali che si sono presentate alle diverse tornate elettorali- lo mostra abbastanza chiaramente.
Si tratta di una aggregazione che ricompone in tre insiemi specifici i risultati delle consultazioni elettorali per la Camera dei deputati tra il 1994 e il 2008 (il dettaglio viene riportato nelle tabelle in appendice):
- le liste collocatesi a sinistra delle diverse componenti confluite nel Partito Democratico (alleate organicamente al centro sinistra in una coalizione di governo)
- le liste collocate a sinistra ma non in coalizione con il Centro Sinistra;
- Il complesso delle altre liste di Centro Sinistra.
Ci sono alcune evidenze significative:
- La prima è che fino al 2008 i voti raccolti nel complesso dalle liste di sinistra sono sempre più di 4 milioni, (il massimo è 4,8 milioni nel 2006);
- la seconda è che quando alcune componenti della sinistra si presentano fuori dalla coalizione di centro sinistra ottengono risultati molto al di sotto delle loro potenzialità;
- la terza è che senza una partecipazione unitaria e organica della sinistra alla coalizione, il Centro-Sinistra non vince le elezioni;
- la quarta è che l’esclusione (o autoesclusione) della sinistra dalla coalizione non si traduce in un risultato favorevole al Partito Democratico ( o all’Ulivo nel 2001): il risultato è alla fine negativo per entrambi i giocatori, i voti se ne vanno altrove.
Oggi il quadro politico potrebbe essere cambiato rispetto agli scenari precedenti.
Il Centro-Sinistra si presenta alle elezioni a seguito di un percorso costituente di confronto dialettico, reso evidente ed esplicito, attraverso le primarie, al cui interno la sinistra con la candidatura di Vendola ha giocato un ruolo significativo, sia sul piano dei contenuti, sia sul piano della consistenza numerica.
Tale percorso costituente segue altrettante esperienze simili, di costruzione partecipata e dal basso di coalizioni, candidature e proposte politiche che hanno determinato importanti vittorie elettorali ed esperienze di governo delle amministrazioni in cui queste vittorie sono state conseguite.
Nonostante tutto ciò, lo scenario che oggi si presenta per le elezioni politiche è ancora quello di due formazioni che si collocano a sinistra del PD, ma che concorrono con due opzioni strategiche diverse.
Sinistra Ecologia e Libertà che in questi anni si è proposta di organizzare e rappresentare la sinistra diffusa , dispersa e reduce dall’esperienza fallimentare delle liste Arcobaleno del 2008 , in una prospettiva di partecipazione alla costruzione di un alternativa di governo nell’ambito del Centro-Sinistra.
Rivoluzione Civile che, attorno alla candidatura di Ingroia, si propone di rappresentare elettoralmente le componenti antagoniste e di opposizione e di offrire un approdo politico anche a quegli elettori “anti casta” che guardano oggi al movimento cinque stelle o all’astensione.
Il futuro del nostro Paese dipenderà anche dalle scelte degli elettori di sinistra rispetto a queste due opzioni.
Tab.1 Risultati delle liste elettorali di Centro-Sinistra alle elezioni politiche 1994
per la Camera dei Deputati Comparto proporzionale – (voti assoluti e percentuali)
Camera 1994 (proporzionale) |
||
VOTI |
% |
|
PDS |
7.881.646 |
20,36% |
Rifondazione Comunista |
2.343.946 |
8,36% |
Verdi |
1.047.268,00 |
2,70% |
La Rete |
719.841,00 |
2,19% |
Alleanza democratica |
456.114,00 |
1,18% |
Totale sinistra dal PDS |
4.111.055 |
13,3% |
Tab. 2 Risultati delle liste elettorali di Centro-Sinistra alle elezioni politiche 1996
per la Camera dei Deputati Comparto proporzionale – (voti assoluti e percentuali)
Camera 1996 (proporzionale) |
||
VOTI |
% |
|
PDS |
7.894.118 |
21,60% |
Popolari per Prodi |
2.554.072 |
6,81% |
Lista Dini |
1.627.380 |
4,34% |
Rifondazione comunista |
3.213.748 |
8,57% |
Verdi |
938.665 |
2,50% |
Totale sinistra dall’Ulivo |
4.152.413 |
11,1% |
Tab. 3 Risultati delle liste elettorali di Centro-Sinistra alle elezioni politiche 2001
per la Camera dei Deputati – Comparto proporzionale – (voti assoluti e percentuali)
Camera 2001 (proporzionale) |
||
VOTI |
% |
|
DS |
6.151.154 |
16,57% |
MARGHERITA |
5.391.827 |
14,52% |
Rifondazione Comunista |
1.868.659 |
5,03% |
Verdi Il girasole |
805.340 |
2,17% |
Comunisti Italiani |
620.858 |
1,67% |
Italia dei Valori Di Pietro (non in Centro Sinistra) |
1.443.725 |
3,89% |
Totale sinistra dall’Ulivo |
4.738.582 |
12,8% |
Tab. 4 Risultati delle liste elettorali di Centro-Sinistra alle elezioni politiche
per la Camera dei deputati – 2006 (voti assoluti e percentuali)
Camera 2006 (porcellum) |
||
Voti |
% |
|
l’Ulivo |
11.930.983 |
31,27% |
Rifondazione |
2.229.464 |
5,84% |
Comunisti italiani |
884.127 |
2,32% |
Italia dei Valori – Di Pietro |
877.052 |
2,30% |
Verdi |
784.803 |
2,06% |
Altri in coalizione |
2.996.000 |
5,95% |
Totale sinistra dall’Ulivo |
4.775.446,00 |
12,5% |
Tab. 4 Risultati delle liste elettorali di Centro-Sinistra alle elezioni politiche
per la Camera dei deputati – 2008 (voti assoluti e percentuali)
Camera 2008 (porcellum) |
||
Voti |
% |
|
PD |
12.095.306 |
33,18% |
Italia dei Valori – Di Pietro |
1.594.024,00 |
4,37% |
Sinistra Arcobaleno (non in Centro-Sinistra) |
1.124.298 |
3,08% |
Totale sinistra dal PD |
2.718.322,00 |
7,5% |
Il sistema elettorale per il Senato determina asimmetrie gravi, in forza delle quali, per non consegnare il Paese alla ingovernabilità, sono indispensabili accordi mirati di desistenza, almeno in Campania, Lombardia e Sicilia. Purtroppo, servono ragionamenti su base regionale, che peggiorano il quadro dell’incertezza.
Il PD dovrebbe trarre insegnamento quindi…non la sinistra.. non sarà forse che il Pd dovrebbe tenere più in considerazione gli elettori che non si sentono rappresentati da un partito che guarda costantemente al centro e si è dimenticato della sinistra? Io credo sia così…sono una ex Pd che voterà Ingroia…e come me ne ho sentito tanti. Pd, prova a capire la lezione invece di criticare chi non si sente affatto rappresentato da te!
Il “problema” e’ in realta’ di tutti i componenti del Centro-Sinistra e di come la sinistra intende il suo ruolo nella battaglia politica per il governo del Paese
Io credo che l’ingresso in campo di Monti possa portare chiarezza, a condizione che sia considerato un rappresentante della destra, come effettivamente è, non del centro.
I suoi avversari politici dovrebbero essere i primi ad attribuirgli una collocazione a destra.
Una eventuale alleanza post elettorale tra la sinistra e le formazioni che fanno riferimento a Monti sarebbe analoga alla grande coalizione coalizione tra SPD e democristiani in Germania (anche se Monti credo si possa considerare più a destra di Merkel), non certo un’alleanza di centro sinistra.
Dobbiamo ricorda re che sia Casini sia Monti sia Fini fanno riferimento in Europa alla destra conservatrice del Partito Popolare Europeo, insieme a Berlusconi.