
"sciopero generale". Foto tratta dal quotidiano El Pais
Lo sciopero generale di oggi in Spagna si tiene in uno contesto paradigmatico: con un’evidenza che non potrebbe essere maggiore, emerge la natura della crisi democratica in cui versa l’Europa contemporanea. Da un lato, infatti, c’è una cittadinanza che sta cominciando a mostrare di non condividere la strada intrapresa dal Governo nazionale: la sconfitta (perché di questo si tratta) del Partido Popular (Pp) alle regionali in Andalusia e nelle Asturie è stata il preludio alla mobilitazione odierna. Dall’altro lato, risulta chiaro che ciò che davvero conta per orientare le decisioni dell’esecutivo di Mariano Rajoy non è l’opinione dei governati, ma quella dei poteri reali che, in questa fase, determinano le sorti del nostro continente: il conglomerato egemonico formato dai governi dei Paesi «forti» dell’Unione europea, della Commissione, della Banca Centrale e, ormai, anche del Fondo Monetario Internazionale.