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Fulmini ( ma non cosacchi) a San Pietro

00_fulmine_san_pietro_ansa_113x70 Le  dimissioni del Papa comunque la si veda sono un fatto    storico e straordinario  e ci confermano che in questo 2013 tutto può accadere.

L’evento  ci impone uno sguardo più attento e aperto a quello che succede nel mondo,  che va ben al di là delle “agende” che stanno dominando la campagna elettorale italiana, ripiegate sulle dinamiche delle eventuali alleanze ed equilibrismi, determinati dalla corsa di tutti contro la possibilità di vittoria del centro-sinistra, sui temi di corto respiro che vengono lanciati da Berlusconi,  sulle semplificazioni populiste anti-casta e del richiamo ad una democrazia diretta che compone liste e programmi elettorali attraverso plebisciti via web.

La scelta di Razinger infatti pone questioni di ampia portata e di notevole interesse, in particolare:

  1. Viene messa in discussione la regola che  un solo uomo al comando, buono per tutte le stagioni, una volta raggiunta la posizione   di vertice della piramide gerarchica, garantisce la continuità della più “stabile” delle istituzioni del mondo.
  2. Secondo diversi commentatori internazionali – BBC compresa – segna la sconfitta di un papato conservatore che e’ stato caratterizzato da tantissimi scandali e da scarsa popolarità.
  3.  Rende  necessario  interrogarsi su quanto di  queste dimissioni siano il frutto dell’azione delle forze ancor più conservative della chiesa o quanto, invece, derivino da una dinamica più complessa nella quale entrano in gioco le modificazioni geopolitiche di questi anni e il riaffacciarsi anche sulla scena del movimento cattolico di  quelle spinte dalle quali   un tempo venivano sogni mobilitanti come  la giustizia sociale, l’uguaglianza, il riscatto dei poveri e degli esclusi, il ripudio della guerra. che nel passato ventennio sono state poi improvvisamente fagocitate dalla sessuofobia e dall’antifemminile.
  4.  Ripropone l’interrogativo sulle possibilità più o meno reali  di aspettative verso una chiesa meno oscura, meno monolitica più collegiale e plurale, più permeabile al mondo esterno.
  5.  In ogni caso tutto ciò ci impone uno sguardo più attento sulla situazione, perchè ci riguarda e sarebbe intelligente, una volta tanto, guardare alla chiesa senza quel senso di sudditanza psicologica e politica, ma con la saggezza e l’intelligenza di chi si candida a governare il paese con una visione articolata e ampia della società del futuro.

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