E’ il 30 luglio e si vorrebbe finalmente parlare di temi leggeri, ma siccome per tradizione a luglio in Italia c’è movimento (il caldo fa esacerbare gli animi?), per una volta facciamo due cose che in questo blog si fanno molto raramente: fantapolitica da ombrellone e descrizioni apocalittiche del futuro.
La definizione di un worst case scenario – lo scenario peggiore – è un esercizio che ci hanno insegnato gli americani, popolo di futurologi. Quasi sempre si sbagliano (il mondo non si fa ridurre a una miscela di variabili) ma tentare ha sempre il suo fascino, e ci dedichiamo anche noi alla scienza dello scenario planning. E questa volta, dopo settimane di post dai buoni propositi (a partire dagli ultimi del dopo Fabbrica di Nichi), immaginiamo uno scenario possibile se le cose andassero tutte storte: un’Italia che oltre a essere post-berlusconiana potrebbe essere anche post-sinistra. Il nostro worst case scenario lo chiameremo “Scenario israeliano”. Giochiamo. Continua a leggere