Archivi del mese: aprile 2009

A chi pagano la pensione i precari e i lavoratori dipendenti

Il Corriere Economia di lunedì fa una dettagliata analisi dei conti dell’Inps e scopre alcune scomode verità. (Giorgio Meletti, “Inps, chi paga le pensioni?Il popolo dei call center”, 27 aprile 2009, p. 8 Corriere Economia)

Eccole sinteticamente:

– non è vero che le pensioni “troppo generose” pesano sui conti dello Stato. Le pensioni “generose” pesano sulle spalle degli altri lavoratori che pagano i contributi

– ci sono categorie che “costano” e categorie che fruttano, ma non sono quelle che pensate Continua a leggere

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La libertà, la responsabilità e il testamento biologico

Quando si discute e si legifera su questioni delicate come il testamento biologico o la procreazione assistita bisognerebbe avere consapevolezza di qual’è la posta in gioco, per tutti. Anche per chi non farà mai esperienza diretta di tali realtà.
A ben guardare il filo che lega questi delicatissimi ambiti è l’irrompere dell’artificio, prodotto dalle innovazioni scientifiche, in tante scelte che riguardano il corpo in momenti delicatissimi e essenziali della nostra vita, come la nascita, la possibilità di avere figli, e infine la morte, nostra o dei nostri cari, amici o parenti. Lo scenario tecnologico rimette in discussione queste esperienze, Continua a leggere

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Un anno di Alemanno

Esattamente un anno fa Roma eleggeva il suo primo sindaco post-fascista. Ecco le immagini dei festeggiamenti  con le braccia alzate nel saluto romano e il grido di “Veltroni vai a lavorare”.

L’ex ministro dell’Agricoltura arrivava al Campidoglio più che altro sull’onda degli errori del centrosinistra, come dimostra una veloce analisi dei dati elettorali: un anno fa il centrodestra prese poco meno di quanto aveva totalizzato Tajani nel 2001, fu il centrosinistra di Rutelli a perdere centinaia di migliaia di voti rispetto alle elezioni degli anni passati. Ecco invece un’analisi più approfondita di cosa è successo quel giorno nelle urne.

Oggi la città è tappezzata di manifesti che celebrano l’evento. Noi invece nelle prossime settimane cercheremo di capire cos’è successo nell’amministrazione di questa città, non solo quel giorno di un anno fa ma negli anni precedenti.

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La presidente della Provincia dell’Aquila: “ci stanno utilizzando”. Leggere

TERREMOTO. PEZZOPANE: MISURE GOVERNO ANCORA INSUFFICIENTI
LA PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DELL’ AQUILA: CI STANNO UTILIZZANDO
(DIRE) Roma, 8 apr. – “Le misure del governo non sono ancora
sufficienti, abbiamo intere areee produttive devastate, guardate
le aziende, i silos abbattuti, le reti disimpegnate, Noi vogliamo
ripartire dall’ Aquila non dalla New Town come dice Berlusconi,
noi vogliamo tornare nella nostra citta’”. Lo dice Stefania
Pezzopane, presidente della provincia dell’ Aquila, ospite questa
sera di Tommaso Labate ed Angela Mauro a ‘ Titoli’ su Red Tv.
“Ho deciso di comportarmi come una cittadina normale per
condividere questo momento con la popolazione- aggiunge
Pezzopane- non sopporto quello che sta accadendo da tre giorni,
oggi sono venuti 10 ministri, Tremonti, Meloni, Zaia, Alemanno
insomma, un po’ di serieta’, veniteci a portare aiuti piuttosto.
Lo dico con il cuore aperto e forte della mia carica
istituzionale. Alla prima conferenza stavo a fianco del
presidente del consiglio, ma ora mi sembra che ci stiano
utilizzando”.
Inoltre, prosegue Pezzopane, “sono assolutamente piu’ convinta
che questa tragedia si potesse evitare, so che c’ e’ una diatriba
scientifica se si possa prevedere o no un sisma, ma comunque si
puo’ prevedere un piano di evacuazione, di assistenza, un piano
di tendopoli, tutto questo non c’ era, non c’ e’ ancora oggi. Erano
state annunciate 2.000 tende, l’ ha detto Berlusconi in persona,
poi non sono arrivate, mia madre ha 80 anni e ha dovuto dormire
in macchina”.

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Il piano terremoti

Le immagini dell’Abruzzo lasciano sgomenti: 207 morti e interi centri distrutti per un terremoto dalla potenza non immensa: 6 gradi Richter. In California o in Giappone ci sarebbero stati molti meno danni. Il problema, secondo quanto scrive il Corriere, non sono solo gli edifici antichi ma anche quelli costruiti negli anni 50-60. Continua a leggere

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Il tesoretto dei paradisi fiscali

Nei paradisi fiscali e nei paesi come la Svizzera o il Lussemburgo dove vige il più severo segreto bancario ci sono 550 miliardi di euro di depositi intestati o riconducibili a cittadini e società italiane. Il valore di tutte le società oggi quotate alla borsa di Milano, più 220 miliardi. Circa un terzo del debito pubblico italiano, insomma un sacco di soldi e non tutti puliti. Continua a leggere

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Vecchi fascisti, nuove ronde

E’ tutta da leggere l’inchiesta de L’Unità sulla “Guardia Nazionale Italiana”, un nuovo gruppo sostanzialmente paramilitare che ha intenzione di sfruttare il decreto sulle ronde per mettere su un’organizzazione “cristiana e apartitica” con l’obiettivo di avere mezzi “stradali, navali e aerei”. Continua a leggere

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Arricchitevi

Vi siete mai chiesti chi vota per Berlusconi visto che non conoscete quasi nessuno che vi dice che lo fa? Beh, una prima risposta la trovate in uno dei nostri primi post: una parte del suo blocco sociale sono i lavoratori autonomi. Parliamo di lavoro e di soldi, visto che domani c’è lo sciopero generale indetto dalla CGIL. Avrete sentito da qualche parte che con l’Euro siamo diventati tutti più poveri. Non tutti però. C’è una parte del Paese che si è impoverita e un’altra che si è arricchita. Secondo un’elaborazione dei dati della Banca d’Italia fatta dall’Ires-Cgil, negli anni 2002-2005 il reddito dei lavoratori autonomi (in termini di potere d’acquisto) è cresciuto di 9.053 euro. Dall’altro, il reddito di operai e impiegati è calato rispettivamente di 1.434 e 1.425 euro.

La questione della redistribuzione dei redditi e delle politiche che la promuovono o che invece accentuano le disuguaglianze sarà uno dei temi di questo blog. Cercheremo di capire che rapporto c’è tra le politiche economiche delle due coalizioni e la loro base sociale.

Intanto cominciate a pensare quanto guadagnavate nel 2002…

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