L’articolo sul Manifesto di sabato di Diletti e Toaldo suggerisce un interrogativo non irrilevante: è possibile raccogliere un sufficiente consenso popolare attorno alla proposta di andare al voto con una grande alleanza costituzionale?
Il punto, infatti, è che la sussistenza di questa necessità, di cui parlava Prospero sul Manifesto di giovedì scorso, non è condizione sufficiente per vincere. Diletti e Toaldo lo spiegano molto bene. C’è una vasta area di elettorato che o non vota o che, pur essendosi schierata a sinistra in passato, nel 2008 ha votato per Berlusconi.
Insomma, la sfida ineludibile nella prossima campagna elettorale è quella di individuare una serie di buoni argomenti per “donne che fanno mestieri precari o addirittura lavorano nell’economia informale” e per “i nuovi astensionisti” a cui fanno riferimento Diletti e Toaldo. L’impresentabilità di Berlusconi, per quanto certa, non è un argomento spendibile, comunque non vincente. Continua a leggere